mercoledì 15 ottobre 2008

Povertà 2.0

Le statistiche parlano chiaro:l’indigenza è un male ancora troppo moderno.
Il 50% delle famiglie più misere detiene solo il 10% della ricchezza globale, mentre è il 10% di quelle più agiate a possederne la metà.
I tempi sono cambiati, le aspettative di vita sono notevolmente allungate eppure, in maniera speculare, incalza il progresso della povertà che sembra inarrestabile.
Fino ad oggi molte “voci” importanti si sono mobilitate sulla scena internazionale per trovare un antidoto efficace e duraturo.
L’attuale crisi economica, che il mondo soffre e subisce, sta ridisegnando la distribuzione delle risorse naturali e accentuando le disuguaglianze in maniera esponenziale.
Nuove forme di povertà e nuovi bisogni ammorbano il pianeta come una pandemia, senza grandi distinzioni tra settentrione e meridione.
Stanno nascendo e crescendo i poveri a tasso variabile...famiglie normali che ormai fanno fatica ad arrivare alla terza settimana del mese.
Allora mi chiedo:quale contributo puoi dare “tu”, piccolo o grande,uomo della Internet-Generation?
Einstein sosteneva che l’immaginazione è più importante del sapere.
Mi sento di condividerlo.
1) Immagina un mondo migliore!
2) Trova applicazioni pratiche nel tuo vivere quotidiano e alla tua portata
3) Diffondi le tue idee nei tuoi networks
4) Difendi il tuo diritto ad essere controcorrente
5) Risveglia il senso critico nascosto in te
6) Confrontati con persone, paesi, metodi e soluzioni diversi
7) Usa il tam tam virtuale come un grande universale S.O.S.
Chi scrive, come te, non ha ricette miracolose ma crede nella potenza della capacità creativa e nell’impegno dei singoli.
Sogna un futuro di economia collaborativa dove siano sovrani pro-attività, innovazione, sviluppo sociale e integrazione culturale.
Qualcuno, non sbagliando, l’ha definita “economia della felicità”.
Nel magma filosofico di intuizioni creative e soluzioni di questi ultimi anni, sento di appoggiarne alcune, tra le più concrete e verificabili:
- Microcredito
- Piattaforme virtuali come incubatori sociali di neo imprese e cooperative
- Commercio equo solidale
- Investimenti sul capitale umano del Parlamento Europeo dei Giovani
- Biotecnologie
- Politiche agricole locali e mirate nei Paesi del Terzo Mondo
- Diritto all’istruzione anche tramite open sources
- Potenziamento di Ricerca e sviluppo (come da Trattato di Lisbona)
Recentemente ho incontrato Monty Jones, vincitore del World Food Prize nel 2004 per aver creato NERICA, un nuovo tipo di riso resistente per l’Africa.
Un sognatore incallito che è riuscito a realizzare il progetto di sfamare, almeno in parte, il proprio paese.



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